lunedì 8 gennaio 2018

GOLDEN GLOBES 2018 : VINCONO, PER UNA VOLTA, I MIGLIORI !


Raramente mi capita di ritrovarmi a commentare i risultati dei Golden Globes in totale sintonia  con i premi assegnati... anzi, diciamo pure che non mi capita mai. Eppure quest'anno il "miracolo" è avvenuto, e la cosa non può che riempirmi di grande soddisfazione: è da settembre, direttamente "a caldo" dalla Mostra del Cinema di Venezia, che spendo parole di elogio per Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, e i quattro premi ottenuti (miglior film, attrice, attore non protagonista e sceneggiatura) li ritengo strameritati. Il film di Martin McDonagh è davvero straordinario, di gran lunga e per distacco il miglior film della stagione: lo potrete constatare con i vostri occhi fin da giovedì prossimo quando uscirà nelle sale italiane.

"Tre Manifesti a Ebbing, Missouri", miglior film drammatico
Di conseguenza, sono doverosi i premi anche per due immensi interpreti principali: quello per la miglior attrice drammatica a Frances McDormand (diciamo pure che questo era scontato) e soprattutto quello a Sam Rockwell come attore non protagonista, giusto riconoscimento a un attore bravissimo e sempre sottovalutato, che all'alba dei 50 anni ha finalmente stretto in mano la preziosa e tardiva statuetta. Sono davvero molto, molto contento per lui.

Ma nemmeno il principale competitor di Tre manifesti a Ebbing, Missouri, vale a dire La forma dell'acqua di Guillermo del Toro, può ritenersi insoddisfatto: sono infatti due i premi importanti andati a questa pellicola, premiata con il Leone d'oro a Venezia. Uno è quello per la regia, vinto dal bravo e simpatico Guillermone, mentre il prolifico compositore Alexandre Desplat si è meritato quello per la colonna sonora. Diciamo che alla fine il più contento di tutti forse è proprio Alberto Barbera, direttore della rassegna lagunare, che per l'ennesima volta ha portato al Lido i film americani più belli della stagione... e questo gli va riconosciuto: da anni ormai Venezia è una vera e propria "anteprima" della Award Season (pensiamo, solo per fare degli esempi, a La La Land, Il caso Spotlight, Birdman, Gravity, Brokeback Mountain...) 


Greta Gerwig e Saoirse Ronan
Tra i film brillanti invece vittoria (forse a sorpresa) per un piccolo film indipendente, Lady Bird, diretto da quella Greta Gerwig ormai autentica "musa" del cinema indie, che ha regalato anche la statuetta per la miglior attrice alla bravissima Saoirse Ronan, ragazzina irlandese che il sottoscritto segue fin da quando, da timida adolescente, seppe "stregarci" tutti con le sue notevoli interpretazioni  in Espiazione di Joe Wright e in Amabili Resti di Peter Jackson... buon sangue non mente! In questa categoria, ma come non protagonista, premiata anche Allison Janney per I, Tonya.
 
Tra gli uomini invece vittorie (annunciate) per Gary Oldman e James Franco, rispettivamente con L'ora più buia e The disaster artist (il duello si ripeterà agli Oscar, dove le categorie dramma/commedia sono unificate) mentre perfino scontato, e meritato, è il trionfo di Coco tra i cartoni animati. Gloria anche per un altro veterano, il turco di passaporto tedesco Fatih Akin, che strappa la statuetta per il miglior film straniero con il suo Oltre la notte.

Gary Olman. miglior attore drammatico
Non resta che parlare di coloro che non ce l'hanno fatta, se di delusioni si può davvero parlare... di sicuro non può ritenersi deluso il nostro Luca Guadagnino: per lui e per il suo splendido Chiamami col tuo nome l'essere arrivato in nomination con un film così particolare, a bassissimo budget e per giunta girato fuori dagli States, è già un grandissimo risultato (che si aggiunge alla miriade di premi raccolti nei festival di tutto il mondo, che lo hanno fatto arrivare fino alle porte dei Globes). Un po' meno contento è forse Steven Spielberg (rimasto a bocca asciutta con The Post) che però potrebbe rifarsi agli Oscar dove di sicuro ha molti più estimatori. Niente da fare nemmeno per Christopher Nolan, ma va detto che, personalmente, ritengo Dunkirk uno dei film più sopravvalutati degli ultimi anni...


TUTTI I VINCITORI  (SEZIONE CINEMA)

Miglior film drammatico: TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI  di Martin McDonagh
Miglior attore drammatico: GARY OLDMAN (L'ora più buia)
Miglior attrice drammatica: FRANCES McDORMAND  (Tre manifesti a Ebbing, Missouri)

Miglior film brillante: LADY BIRD  (di Greta Gerwig)
Miglior attore brillante: JAMES FRANCO  (The Disaster Artist)
Miglior attrice brillante: SAOIRSE RONAN (Lady Bird)

Miglior attore non protagonista: SAM ROCKWELL  (Tre manifesti a Ebbing, Missouri)
Miglior attrice non protagonsta: ALLISON JANNEY  (I, Tonya)

Miglior regia: GUILLERMO DEL TORO  (La forma dell'acqua)    
Miglior sceneggiatura: MARTIN McDONAGH  (Tre manifesti a Ebbing, Missouri)
Miglior colonna sonora: ALEXANDRE DESPLAT  (La forma dell'acqua)
Miglior canzone originale: "THIS IS ME" di Benj Pasek e Justin Paul  (The Greatest Showman)

Miglior film d'animazione: COCO (di Lee Unkrich e Adrian Molina)

Miglior film straniero: OLTRE LA NOTTE (di Fatih Akin, Germania)

6 commenti:

  1. Mi pare che siano tutti entusiasti di Tre Manifesti a Ebbing, quindi dev'essere davvero un capolavoro. Vincerà anche gli Oscar?
    Un saluto!
    Mauro

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    1. Di sicuro è un capolavoro. Se vincerà gli Oscar non lo so, la vittoria agli Oscar dipende da tante cose... l'Acedemy, si sa, è molto tradizionalista e conservatrice, e quindi film come quelli di Del Toro e (soprattutto) di Spielberg di sicuro rientrano più nei suoi canoni. Senza contare che McDonagh è un irlandese "duro e puro" che certo non frequenta i salotti Hollywoodiani (ed è risaputo che l'Academy premia soprattutto se stessa). Detto questo... spero davvero che possa vincere!
      Un abbraccio anche a te.

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  2. I Golden Globes conferma l'aggiunta di "Tre Manifesti a Ebbing, Missouri" alla lista dei film da non perdere. In realtà mi aveva già convinto il tuo consiglio in tempi non sospetti! ;)
    Un po', però, ammetto che mi dispiace per Nolan..

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    1. Ma guarda... nessuno ce l'ha con Nolan, anzi. Che sia un grande regista è un dato di fatto. Però è anche un dato di fatto che quest'anno ci sono film migliori del suo... una mancata vittoria non ne pregiudica comunque il talento, ci mancherebbe.

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  3. Nessuno però ha parlato della "polemica" che ha coinvolto Natalie Portman, piuttosto delusa dalla mancanza di donne nelle nomination per la miglior regia. Hollywood si dimostra, aldilà degli slogan, piuttosto conservatrice.

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    1. "Polemica" mi pare eccessivo: le è solo scappato detto che i candidati erano tutti uomini... Poi, che Hollywood sia conservatrice è un dato di fatto, ma non certo da ora. Ma la "colpa" non è dei giurati dei Globes (che, per inciso, sono i giornalisti ESTERI di stanza a Los Angeles, quindi con Hollywood c'entrano poco) quanto piuttosto del fatto che, a Hollywood, le donne-registe sono pochissime e quindi è normale che entrino più difficilmente nelle candidature...

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