sabato 16 settembre 2017

GATTA CENERENTOLA

(id.)
regia: Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Alessandro Rak, Dario Sansone(Italia, 2017)
cast: Massimiliano Gallo, Maria Pia Calzone, Alessandro Gassman, Mariano Rigillo, Renato Carpentieri (voci)
sceneggiatura: Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Alessandro Rak, Dario Sansone, Marianna Garofalo, Corrado Morra, Italo Scialdone
montaggio: Marino Guarnieri, Alessandro Rak
musiche: Antonio Fresa, Luigi Scialdone
durata: 76 minuti
giudizio: 

trama:  La giovane orfana Mia vive prigioniera da 15 anni all'interno di un'immensa nave ormeggiata nel porto di Napoli. Le sue carceriere sono la cattivissima matrigna e le sorellastre, tutte sotto la protezione del perfido boss camorrista Salvatore Lo Giusto (detto 'o Re), che aspetta il diciottesimo compleanno della ragazza per intascarne l'eredità e fare della città partenopea la capitale della droga e della malavita.


dico la mia:  E' bellissima e spettrale la Napoli distopica raccontata in Gatta Cenerentola, tanto che sembra uscita direttamente da un romanzo di Philip K. Dick: un anime a tinte forti, tutto italiano, che ci fa annusare l'olezzo dei vicoli, l'odore della pioggia battente (come in Blade Runner), l'atmosfera plumbea e soffocante del porto dove, in un futuro ormai prossimo, si decidono i destini della città e del mondo (sotto forma di una gigantesca nave-arca, che nessuno sa pilotare, ormeggiata da tre lustri sulla banchina e simbolo del malaffare di una città affascinante e complicata).

In questo clima da tregenda, lo spietato boss Salvatore Lo Giusto detta legge incontrastato grazie agli enormi proventi del traffico di droga (contrabbandata - nientemeno - che all'interno di meravigliose scarpette di cristallo destinate alle ragazze dell'alta società). Ma al re della camorra tutto ciò non basta: il suo vero scopo è prendere in moglie la neo diciottenne Mia, figlia orfana dell'ultimo mecenate illuminato di Napoli, prigioniera da quindici anni all'interno del bastimento, allo scopo di carpirne l'eredità e i segreti del padre per accrescere a dismisura il suo potere.

Ci voleva il coraggio e l'estro di quattro bravi registi italiani (il quarantenne Alessandro Rak, affiancato dai colleghi animatori Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Claudio Sansone) per mettere in scena questo originalissimo cartoon per adulti che nulla ha da invidiare, per tecnica e stile, alle grandi produzioni d'oltreoceano: Gatta Cenerentola è un gioiellino capace di coniugare l'estro neo-cyberpunk dei suoi inventori alla classicità tutta italiana (anzi, napoletana) della celeberrima favola di Basile. La storia infatti è sempre quella, ma attualizzata e trasposta nel difficile microcosmo partenopeo: si parla di camorra, tangenti, appalti, malavita, ma anche di sogni, speranze e bellezza, quella unica e incontrastata della capitale del Mediterraneo, qui assurta al rango di assoluta protagonista.

Il film riesce a coinvolgere e appassionare lo spettatore, facendolo subito immedesimare nell'atmosfera descritta dalla trama: merito di una grafica accattivante e originale, delle ottime musiche (notevoli i pezzi, interpretati, tra gli altri, da Enzo Gragnaniello, Daniele Sepe, i Foja), nonchè da una cifra tecnica complessiva di assoluto valore che sostiene una sceneggiatura ovviamente collaudata. Esce oggi in 90 sale italiane: non tantissime ma neppure poche. E perderlo sarebbe un vero peccato!



11 commenti:

  1. Il film che attendo più di tutti.
    Ovviamente da me non lo daranno...

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    1. E' uscito in 90 copie, ma se gli incassi (come mi auguro) saranno buoni potrebbero aumentare... sarebbe auspicabile!

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    2. Rimediato solo ora e... difficile, ma credo di essere ancora più entusiasta di te!

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    3. Entusiasmo più che giustificato per un film che, a suo modo, scrive una nuova bellissima pagina dell'animazione italiana :)

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  2. Quest'anno a Venezia Napoli batte Roma 2-0 ;)

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  3. Finalmente un cartoon italiano all'altezza della situazione, dunque!

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    1. Sì, ed è bene dirlo: anche nell'animazione, quando ci sono idee e fior di professionisti, i nostri prodotti non hanno niente da invidiare a quelli della Pixar (nonostante il budget enormemente inferiore). E questo è un vero gioiellino di genere.

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  4. Spero che faranno come "Lo Chiamavano Jeeg Robot", che faranno più distribuzioni in un secondo momento.

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    1. Speriamo... solo che ci vorrebbe un premio o il passaparola della gente, come per "Jeeg Robot". Per ora è nella pre-lista dei 14 film italiani che potrebbero concorrere all'oscar per il miglior film straniero, ma le probabilità di essere scelto per rappresentare il nostro paese sono molto, molto poche

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  5. lo sto guardando, sono a buon punto e già mi sta piacendo :)

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