lunedì 8 agosto 2016

PLAYLIST OLIMPICA


In occasione dei Giochi Olimpici di Rio, la domanda (piuttosto scontata, lo ammetto) mi è saltata subito in mente: quante volte il cinema si è occupato delle Olimpiadi? Quanti film sono stati dedicati alla massima espressione dello sport mondiale? La risposta, a sorpresa, è semplice: pochi, molto pochi, tanto che ho fatto fatica a mettere insieme i sette titoli per questa playlist.
Il motivo, credo, è da ricercarsi nella difficoltà oggettiva con cui si scontrano tutti i film prettamente sportivi, cioè l'estrema difficoltà di far rivivere sul grande schermo emozioni e momenti che, per loro natura, sono già di per sè avvincenti e coinvolgenti, per la natura stessa, appunto, dello sport (attenzione: sto parlando di film a tema strettamente olimpico, in senso sportivo, e non film in cui lo sport è lo strumento per occuparsi di "altro". Sono esclusi, per capirci, film come Munich, One day in September, Unbroken, ecc...)

Tuttavia, come si vede, ci sono state per fortuna delle belle eccezioni. Titoli importanti, qualcuno addirittura eclatante, che può vantarsi di avere un posto importante nella storia. Della storia del cinema a tutto tondo.


OLYMPIA  (di Leni Riefenstahl, Germania 1938)
Forse il bel film di ogni tempo sui Giochi Olimpici, e sullo sport in generale. Doveva essere un'opera di propaganda nazista ma la sua regista, Leni Riefenstahl, non si piegò ai diktat ideologici di Goebbels e finì per filmare tutto, persino le famose quattro medaglie d'oro del nero Jesse Owens, cui Hitler non volle stringere la mano. Ma Olympia è soprattutto un film sull'esaltazione della pratica sportiva, dell'estetica dei corpi, dell'armonia delle forme. Diviso in due parti (Festa della Bellezza e Festa dei Popoli, per quasi tre ore di durata) è uno dei documentari più significativi di un'epoca e tra i migliori della storia del cinema.


MOMENTI DI GLORIA  (di Hugh Hudson, Gb 1981)
La storia di due atleti (uno ebreo, l'altro fervente cattolico) che corrono contro gli avversari e, soprattutto, contro i pregiudizi sociali che anche allora non andavano per il sottile. Obiettivo: le Olimpiadi di Parigi del 1924, riprese con dovizia di particolari e uno stile patinato ed elegantissimo, tipicamente inglese, perfetto per il film. Vinse, a sorpresa, quattro Oscar (tra cui quello per il miglior film), ma tutti lo ricordano solo e soltanto per la famosissima colonna sonora di Vangelis, impossibile da dimenticare e vero tormentone nei decenni a seguire...


RUNNING, IL VINCITORE  (di Steven  H. Stern, Canada 1979)
Un maratoneta di grande talento ma caratterialmente fragile, separato e allontanato dai figli, dedica tutto se stesso, tra immensi sacrifici, alla preparazione della maratona olimpica di Montreal 1976. Film apparentemente banale, etichettato come allegoria evidente del Sogno Americano, è in realtà una pellicola avvincente ed amara sul lavoro, la dedizione, la sofferenza, le rinunce, la tenacia e lo stress accumulato da un atleta per raggiungere l'obiettivo. Film bellissimo e poco conosciuto, con un giovanissimo Michael Douglas agli esordi di una promettente carriera.


COOL RUNNINGS, QUATTRO SOTTOZERO  (di John Turteltaub, Usa 1993)
La storia (vera) di quattro ragazzi giamaicani che si mettono in testa l'improbabile sogno di formare un equipaggio di bob. Obiettivo: partecipare alle Olimpiadi invernali di Calgary del 1988. Film in apparenza leggero e divertentissimo, in realtà ben più profondo di quanto sembra, pieno di valori importanti: l'amicizia, la lealtà sportiva, il sogno decoubertiniano, la voglia di sfidare (anche) l'impossibile e di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà. Ottima prova del compianto John Candy, attore bravissimo scomparso purtroppo troppo presto.


MIRACLE  (di Gavin O'Connor, Usa 2004)
Il racconto di quello che venne ricordato come "Il miracolo sul ghiaccio", ovvero la vittoria della nazionale americana di hockey ai Giochi Olimpici invernali di Lake Placid del 1980, che vinse l'oro sconfiggendo il finale i favoritissimi sovietici. Ci si aspetta la solita, stucchevole retorica americana sull'impresa impossibile e del sogno che si avvera, ed in parte è così. Con una piccola differenza, però: che questa storia è accaduta realmente, e che nello sport certe volte i miracoli accadono davvero. Le riprese del film sono da pelle d'oca per realismo e coinvolgimento, mentre tra gli attori spicca, al solito, l'immenso Kurt Russell.




FOXCATCHER  (di Bennett Miller, Usa 2014)
E dopo il Sogno, l'Incubo. E un'altra storia vera, stavolta drammatica, però. Anzi, una "storiaccia" fatta di soldi e miseria, sentimenti sopiti e non corrisposti, dolore e solitudine, frustrazione e rabbia repressa. Nel folle progetto del miliardario John DuPont (creare dal nulla una squadra di lotta libera per vincere le Olimpiadi del 1988) si legge un ritratto agghiacciante del mondo di oggi e della società americana in particolare: il paese delle "seconde occasioni" non esiste più e la luce in fondo al tunnel è solo un'abbagliante illusione. Un viaggio senza ritorno nel lato oscuro dell'America dove tutti i protagonisti, inevitabilmente, sono portati all'autodistruzione.


RACE, IL COLORE DELLA VITTORIA  (di Stephen Hopkins, Germania/Canada 2016)
Attenzione al titolo originale: Race non significa soltanto "gara", ma anche "razza", e la storia di Jesse Owens (vedi sopra) è soprattutto la storia di un uomo che cerca di correre contro il razzismo e il pregiudizio, non solo nella Germania nazista ma anche in patria, nella civilissima America, dove negli anni '30 i ne(g)ri erano discriminati anche peggio, emarginati e rinchiusi nei ghetti. Il film più che un biopic è soprattutto il racconto di un percorso lungo e difficile verso l'uguaglianza e la dignità, in un paese che sbandiera da sempre ai quattro venti i valori della democrazia e del diritto.


6 commenti:

  1. Una bellissima selezione: oltretutto, hai ripescato Running - Il vincitore, che anche io adoro e che non conosce praticamente nessuno.
    Complimenti! :)

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    1. Grazie Ford! In realtà, come ho scritto, la scelta è stata quasi obbligata perchè i film a sfondo "olimpico" sono davvero pochi. Però "Running" è bellissimo, è piaciuto molto anche a me!

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  2. A parte l'ultimo che non ho ancora visto, Foxcatcher e Miracle sono davvero belli, ma sopratutto Cool runnings è eccezionale, divertente, intenso..un piccolo gioiellino ;)
    Comunque bel post, bella selezione!

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    1. Hai ragione: "Cool Runnings" è un gioiellino molto, molto sottovalutato: sembra un film banalissimo, per ragazzi, invece è di una profondità e di una delicatezza uniche. Lo consiglio a tutti!

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  3. Hai fatto un'ottima lista.
    L'ultimo della lista, Race, non mi ha convinto più di tanto... Sembra un film vecchio stampo... Con "vecchio stampo" intendo che andava bene negli anni 90

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    1. In effetti "Race" è uno dei titoli più deboli della lista... ma come detto sono davvero pochi i film a tema prettamente olimpico. Non si poteva lasciarlo fuori. E comunque non è un titolo da buttare: lo stile è piuttosto classico, didascalico, senza guizzi, però si segue tutto sommato con piacere. E' un discreto prodotto medio senza infamia nè lode.

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