mercoledì 16 dicembre 2015

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA


E' la settimana più importante dell'anno quella che, eccezionalmente, comincia stasera. Anzi, sarei tentato di dire la più importante di inizio millennio... parlo, ovviamente, dal punto di vista commerciale (per giudicare i film aspettiamo prima di vederli). In questa settimana, e da qui fino al 1. gennaio con l'uscita di Checco Zalone, si decideranno le sorti di tante produzioni ancora nel cassetto, e forse anche i destini di molti produttori e distributori. In questa settimana, insomma, si attendono incassi da capogiro, e potete star certi che tanti addetti ai lavori stanno sudando freddo in questi giorni, facendo i debiti scongiuri...

E' la settimana del nuovo Star Wars, ovvero del film più atteso degli anni Duemila, ma anche quella di Steven Spielberg (che rischia, incredibilmente, di passare quasi in secondo piano rispetto al film di Abrams), dei cinepanettoni italiani e anche di tanto cinema d'essai (a un Woody Allen d'annata si affianca Francofonia di Sokurov, un gioiellino che nessun cinefilo dovrebbe lasciarsi sfuggire).

E voi? Cosa vi guardate in mezzo a tanta abbondanza?



STAR WARS EPISODIO VII: IL RISVEGLIO DELLA FORZA
(di J.J. Abrams, Usa 2015)
E' il film-evento della stagione, del decennio, forse d'inizio millennio. Regista e produzione assicurano che è valsa la pena aspettare, e che questa nuova saga strabilierà il pubblico esattamente come la prima. In effetti la vera scommessa del nuovo Star Wars, marketing a parte, è proprio questa: riuscire a stupire, risvegliare la fanciullezza e la meraviglia nei fan di vecchia data e, allo stesso tempo, "stregare" le nuove generazioni esattamente come quarant'anni fa. Impresa titanica, in un presente dove ormai è sempre più difficile sorprendere. Ma a questo serve la Forza...
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IL PONTE DELLE SPIE
(di Steven Spileberg, Usa 2015)
Steven Spielberg torna al cinema, e se non fosse per Star Wars sarebbe anche questo un evento... anche se, a dire il vero, gli ultimi lavori del regista di Cincinnati sono stati abbastanza dimenticabili. Questo film (scritto dai fratelli Coen, scusate se è poco) ci riporta ai tempi della guerra fredda e della "caccia alle streghe", con evidenti rimandi all'attualità...
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IRRATIONAL MAN
(di Woody Allen, Usa 2015)
Stretto tra Star Wars, Spielberg e i due cinepanettoni, per Woody Allen sembrerebbe profilarsi la classica parte del vaso di coccio in mezzo a quelli di metallo... invece sono pronto a scommettere che non sarà così: il vecchio Woody (ottant'anni appena compiuti) ha ormai un suo pubblico di "afcionados" che lo seguono sempre e ovunque, a prescindere. Il discorso semmai è un altro: il film sarà all'altezza, non dico dei suoi capolavori, ma almeno di uno standard accettabile? Dopo gli ultimi, deludentissimi titoli, il dubbio è lecito. Ma a uno come Allen va sempre concessa un'altra chance.
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NATALE COL BOSS
(di Wolfango De Biasi, Italia 2015)
Lillo e Greg, Paolo Ruffini, Francesco Mandelli, con la partecipazione straordinaria (sic!) di Peppino di Capri: che altro aggiungere? Tipica commedia "natalizia", fatta apposta per chi va al cinema una volta l'anno. Non "scandalizziamoci" e non facciamo gli schizzinosi... sopportiamo in silenzio!
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VACANZE AI CARAIBI
(di Neri Parenti, Italia 2015)
Ed eccolo il cinepanettone "originale": inossidabile, resistente al tempo, alle mode e alle critiche. Formula che più classica non si può: Neri Parenti alla regia, Christian De Sica e Massimo Ghini "mattatori", solito repertorio di gag, clichè, bassezze e volgarità in serie... più che un film, un simbolo. Come il Festival di Sanremo e il Concerto di Capodanno. Vedremo dove arriverà stavolta.
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FRANCOFONIA
(di Aleksandr Sokurov, Russia/Francia 2015)
L'oggetto filmico più affascinante e ricercato della settimana: un misto tra fiction, documentario, teatro e lezione di storia, firmato dal maestro Sokurov. Nel Louvre occupato dai nazisti, il direttore del museo e il comandante delle truppe tedesche stringono un segreto patto di "non belligeranza" al fine di preservare gli inestimabili tesori conservati nel museo parigino. Forse un esercizio di stile, forse un po' radical-chic, ma rimane comunque un prodotto di classe sopraffina.
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5 commenti:

  1. Presto arriverà il mio commento su "Francofonia", un "oggetto filmico" bizzarro ma incredibilmente affascinante... cercatelo e vedetelo, se potete!

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  2. Settimana importante, peccato "sporcata" dai cinepanettoni no? Comunque per fortuna ci sono altre alternative!
    Buon cinema.
    Mauro

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    1. Ma sai, Mauro... non mi va di accanirmi verso i cinepanettoni. In fin dei conti ci sono sempre stati, e sono i tipici prodotti per chi va al cinema una volta l'anno, giusto a Natale, magari con la famiglia. E' un pubblico di grana grossa, certo, ma in quel pubblico ci sono anche persone semplici, che magari per una volta volgiono evadere dalla loro quotidianità concedendosi un film al cinema. Non mi va di gettargli la croce addosso, in fin dei conti non si può essere tutti cinefili. A ognuno il suo film, no? :)

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