mercoledì 11 febbraio 2015

WHIPLASH

(id.)
di Damien Chazelle (Usa, 2014)
con Miles Teller, J.K. Simmons, Melissa Benoist
durata: 107 minuti.


No, non è un altro film di Clint Eastwood, anche se gli assomiglia parecchio. Il regista di Whiplash si chiama Damien Chazelle, è appena trentenne e ha già diretto due film, entrambi sul jazz. Già, proprio la stessa 'passionaccia' di Clint 'cavaliere pallido', autore, ricordiamolo, un bel po' di anni fa del bellissimo e sottovalutato Bird, dedicato a Charlie Parker (anche se, a dire il vero, Whiplash assomiglia molto più a Gunny, e vedremo perchè). Quel che è certo è che di questo Chazelle probabilmente sentiremo parlare ancora a lungo, e non solo per le cinque nomination all'oscar raccolte da questo piccolo film indipendente, ma perchè il ragazzo ha dimostrato di aver già capito alla perfezione la ricetta per sfondare a Hollywood...

Whiplash è la storia di un giovane studente di conservatorio (Miles Teller) che deve sopportare le vessazioni e i continui sbalzi emotivi di un maestro di musica severissimo e mefistofelico (uno strepitoso J.K. Simmons, oscar assicurato per lui) che pretende dal suo allievo non solo devozione assoluta, ma anche un completo coinvolgimento psico-fisico, ai limiti del sadismo, senza riserve e assolutamente totalizzante. Per questo il riferimento a Gunny di cui si diceva sopra (altro film sarcastico e irriverente sulla disciplina e il cameratismo) ma anche, volendo, a Shine e perfino Full Metal Jacket...

Tutto questo, lo avrete capito, per dirvi che Whiplash è un film tutt'altro che innovativo e originale, ma che funziona maledettamente bene. E' una tipica storia di talento, carattere e rivalsa, sul rapporto difficile tra un ragazzo dall'infanzia complicata, che cerca di sfogare nella musica le sue frustrazioni, e un insegnante molto particolare, brutale, psicotico, ma anche fascinoso e capace di tirar fuori il carattere anche dalle persone più timide, introverse e rassegnate.

Whiplash è un film piuttosto prevedibile e rassicurante, ma dalla confezione extralusso: un film per forza di cose ruffiano e furbetto, che sfrutta l'enorme potere affabulatorio della musica per coinvolgere ed emozionare lo spettatore, riuscendoci anche piuttosto bene. Merito di una colonna sonora ovviamente straordinaria e di una sceneggiatura ben oliata che ci porta a scoprire e vivere in prima persona i segreti e i lati oscuri di una jazz-band, con le sue rivalità, i suoi rituali, i suoi rancori, gli alti e bassi professionali e umani (e qui la memoria corre ancora a Eastwood e al suo precedente, splendido, Jersey Boys). Un film che pur con tutte le sue imperfezioni ti coinvolge e ti culla in un'atmosfera elegante e raffinata, capace di inebriarti e perfino farti credere di aver assistito a un'opera d'arte unica e preziosa. Anche se non è vero.
Esattamente come si fa a Hollywood.

26 commenti:

  1. Elettrizzante, coinvolgente, magnetico, adrenalinico, bellissimo. J. K. Simmons pronto per l'Oscar. Montato come Dio comanda. Parte finale travolgente.

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    1. Sì, pur non condividendo il tuo stesso entusiasmo devo dire che il finale è un pezzo di grande cinema.

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  2. Spero di vederlo domani.
    E tutti questi riferimenti a Eastwood mi hanno incuriosito da morire.

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    1. Ti giuro, Ford... per certi versi è davvero un film 'eastwoodiano', pur con qualche esagerazione nel sentimentalismo e nella trama che il buon Clint non si sarebbe permesso. La prima parte assomiglia davvero a 'Gunny', anche se qui (purtroppo, direi) non c'è un filo di ironia.

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  3. Anch'io sono molto curioso. Le storie a ritmo di musica intrigano sempre, e questo mi dicono sia anche splnedidamente recitato.
    Buona giornata.
    Mauro

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    1. Esatto, Mauro. Aldilà del giudizio personale la prova degli attori (in particolar modo di Simmons) è davvero degna di nota.

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  4. Caro Sauro, sono assolutamente d'accordo. Si torna alla questione "se un film funziona, funziona" ed è proprio questo il caso: le scene musicali sono un bello spettacolo, il regista dimostra di "sentire" la musica (credo di aver letto che è stato batterista lui stesso) e sa come farla "vedere". Ma boh, più che non-innovativo (un film non deve esserlo per forza...) io l'ho trovato proprio mono-dimensionale, anzi assai convenzionale (la solita brava ragazza piazzata lì solo per mostrare la psicologia ossessiva del protagonista, quella la sua unica funzione) e poco credibile (la scena dell'incidente..). Per fortuna si salva alla fine, bei 5-6 minuti di vero cinema.

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    1. Hai trovato l'aggettivo giusto: "convenzionale", che rende perfettamente l'idea. E' vero, non sta scritto da nessuna parte che un film debba essere innovativo per forza (anche perchè dopo 120 anni è difficile trovare nel cinema qualcosa di nuovo...) ma certo questo non è un film che 'osa', anzi ogni scena è dosata e studiata al punto giusto per accattivarsi i gusti del pubblico. Il che non è per forza un difetto, intendiamoci, ma è innegabile che diventa prevedibile fin dalle prime scene. Con questo, lo ripeto, non voglio dire che sia un film sbagliato, ma certe recensioni entusiastiche onestamente mi sembrano esagerate. Hai ragione: è un film che funziona innegabilmente bene, e che acquista molti punti nel finale.

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  5. Sei il primo che non grida al miracolo per questo film - che devo ancora vedermi... Però sono curioso, per quanto, a causa di passate compagnie, le pellicole sulla musica li sopporto poco.

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    1. Beh, insomma... non è che si può gridare al miracolo in ogni film che si vede: e quando di film ne vedi tanti è difficile entusiasmarti per una pellicola sì ben fatta ma certo molto convenzionale e tipicamente americana. Il che non vuol dire brutta, ci mancherebbe.

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    2. Visto!
      Devo dire che concordo in toto con le tue affermazioni. Comunque bel film, dal punto di vista della realizzazione mi ha lasciato davvero sbalordito!

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  6. Cinema emozionale scientificamente dosato, costruito ad hoc ma innegabilmente efficace. Si vede e si rivede benissimo però concordo con te: è un po' artefatto e di maniera. Però salviamolo, in fin dei conti si esce dalla sala soddisfatti.

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    1. Ma certo che lo salviamo: avercene di film 'convenzionali' e furbetti come questo (vedi qualche post sopra...) che si vedono benissimo e magari si ri-vedono pure. Però evitamo di gridare al capolavoro.

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  7. Questa volta non sono così d'accordo io.
    Non l'ho trovato ruffiano né buonista, anche perchè per una volta mostra un protagonista che non deve tutto al suo talento o alla fortuna, ma che sputa letteralmente sangue per arrivare e per accontentare un maestro sempre in bilico tra lo spronarlo e il volerlo demolire.
    La musica poi non è che sia la più semplice, non per le grandi masse diciamo, e da non amante del jazz (traumi infantili), ho faticato ad entrarci, fortunatamente la grande regia mi ha aiutato.

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    1. Non ho mai detto che è 'buonista' :) però ruffiano, sì dai... ogni scena è studiata 'ad hoc' per rincorrere lo spettatore. Il che non è un delitto (come ho ripetuto più volte) ma è innegabile che il film perda spontaneità e diventi prevedibile. Sono d'accordo che non sia musica facile, ma certo non è il primo film sul jazz (pensiamo, appunto, a 'Bird') nè sul confronto allievo-maestro (la memoria corre a 'Shine'). Insomma, per me ci sono troppi deja-vu per farlo assurgere a capolavoro. Fermo restando che è girato davvero bene e ci sono scene che ti coinvolgono completamente, questo nessuno lo mette in dubbio.

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  8. Ti do ragione, è furbetto ma non potevo fare a meno di tenere il ritmo con il piede. Per me è un film sull'abuso di potere e su un paio di pazzi. Alcune scene le ho trovate fortissime: per esempio l'incidente in macchina. Ci sono rimasta ma in realtà non è che la voglia di raggiungere questo obiettivo si discosti molto dalla realtà, infatti mi hanno colpita moltissimo le scene con la "fidanzatina" lì si delinea gran parte del suo personaggio. Per me fortissimo, carico e montato benissimo. Il ragazzino come attore non mi piace tantissimo, sicuramente risplende di più Simmons ma la sua interpretazione non si butta via. Il finale è devastante. Su di me è stato potentissimo, non so se fosse questo il messaggio ma io l'ho interpretato a mio modo (su di me ovviamente): sei giovane, non startene con le mani in mano costruisci qualcosa e prefissati un'obiettivo, se devi studia tantissimo per raggiungerlo e cerca sempre di migliorarti. Senza che ci sia bisogno di arrivare a questi livelli ma senza passione non c'è felicità.

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    1. Cara Barbara, questa tua mini-recensione è il giudizio più bello che ho letto su questo film. Mi trovi assolutamente d'accordo, quoto anche le virgole. E ribadisco per l'ennesima volta che criticare certi aspetti di un film non equivale a stroncarlo ma è necessario per costruire una critica oggettiva. Non si può dividere il mondo del cinema in 'capolavori' e 'boiate'. Esistono anche le vie di mezzo, come tu fai notare. Concordo che abbia un montaggio fantastico e buoni attori (Simmons ha di certo l'oscar in tasca), e anche (soprattutto) sull'interpretazione che gli hai dato, Brava! :)

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  9. Urka, ti prenoto per il mio pro e contro, perché io l'ho trovato stre-pi-to-so!

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    1. Ciao Alessandra, accetto volentieri ci mancherebbe... però un 'pro e contro' mi sembra esagerato: penso che la tua rubrica abbia più senso quando ci sono due giudizi diametralmente opposti, e non è questo il caso. Lo ripeto, questo è un buon film, che rivedi anche volentieri ed è indubbiamente fascinoso e coinvolgente, però non riesco a vederci il capolavoro. Ma il giudizio è comunque positivo. In ogni caso fai te... :)

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    2. Ok, però su Frances Ha non si scappa! Whiplash non sarà un film innovativo, ma è un film che molti aspiranti musicisti dovrebbero vedere! Ti farò sapere il mio punto di vista! ;-)

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    3. Beh, da questo punto di vista non posso dire nulla non essendo un musicista... però in effetti sarebbe interessante conoscere il parere di un addetto ai lavori. Riguardo 'Frances Ha', sì direi che quello va benissimo! ;)

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    4. La mia recensione è appena sfornata. Ci tengo al tuo parere very professional. Ma niente insulti alla Fletcher aahaha!

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  10. Mi piacerebbe vederlo, peccato si faccia fatica a trovare nei cinema :(

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    1. Lo so... la distribuzione è stata pessima, causa soprattutto '50 sfumature' :( però si trova facilmente sul web, se vuoi vederlo!

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    2. Preferirei di gran lunga vederlo in sala, ma vista la distribuzione temo mi toccherà ricorrerere al web.
      50 sfumature lo sto odiando perché per colpa sua tolgono o spostano a orari assurdi i film che voglio vedere io!

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    3. La visione in sala è sempre preferibile: specialmente in un film del genere, dove la qualità dell'audio e del suono è, ovviamente, importantissima. Spero che riuscirai a trovarlo da qualche parte... sfumature permettendo! (non sei la sola a odiarlo :( )

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