giovedì 30 ottobre 2014

RITORNO A L'AVANA


(Retour à Ithaque)
di Laurent Cantet (Francia, 2014)
con Jorge Perugorrìa, Pedro Julio Diaz Ferran, Isabel Santos, Fernando Hechevarria, Nestor Jimenez
durata: 95 minuti


Cala il sipario sulla Revoluciòn. Nei pochi metri quadrati di una splendida terrazza su L'Avana, che dall'alto guarda i tetti della multiforme metropoli caraibica (dove, proprio sui tetti, si mangia, si guarda la tv, si fa l'amore, si sgozza un maiale...) cinque amici d'infanzia si ritrovano per una rimpatriata che, giocoforza, li porterà a regolare i conti tra loro, con la storia di Cuba sullo sfondo.

martedì 28 ottobre 2014

GUARDIANI DELLA GALASSIA


(Guardians of the Galaxy)
di James Gunn (Usa, 2014)
con Chris Pratt, Zoe Saldana, David Bautista, Benicio Del Toro
durata: 121 min.


Nel giorno della morte di sua mamma il piccolo Peter Quill viene rapito dall'alieno Yondu, che lo prende con sè nella sua banda di fuorilegge spadroneggiante sul pianeta Terra. Molti anni dopo, il trentenne Peter è uno spavaldo trafficante dello spazio che entra casualmente in possesso di una misteriosa sfera di metallo, che si dice infonda poteri straordinari a chi la possiede. Quill scoprirà, a sue spese, che il feroce tiranno Ronan è disposto a tutto pur di mettere le mani sul prezioso oggetto. Per sventare la minaccia, Peter recluta un manipolo di ricercati come lui pronti a combattere per la causa: sono la bella aliena Gamora, l'erculeo Drax, il procione-ingegnere Rocket e l'umanoide Groot, gigantesco albero intelligente...

lunedì 27 ottobre 2014

... E FUORI NEVICA! (guest post)

Ospito volentieri una recensione dell'amico Tommaso Tronconi di Onesto e spietato, con cui inizio una (spero proficua per entrambi) collaborazione tra blog. Buona lettura!


(id.)
di Vincenzo Salemme (Italia, 2014)
con Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Nando Paone, Carlo Panariello, Margaret Madè, Paola Quattrini
durata: 94 min.


Era il 1995 quando Vincenzo Salemme conquistò le luci della ribalta con lo spettacolo teatrale … e fuori nevica, affiancato dagli amiconi di sempre Carlo Buccirosso, Nando Paone, Maurizio Casagrande. A vent’anni di distanza da quel successo, l’attore e regista napoletano “traspone” la pièce in film. Ma purtroppo è finita l’epoca del teatr(in)o al cinema, e il risultato finale è un’opera imbarazzante da più punti di vista, che addirittura rischia di macchiare la sorridente memoria del buon lavoro on stage.

giovedì 23 ottobre 2014

TUTTO PUO' CAMBIARE

(Begin again)
di John Carney (Usa, 2014)
con Keira Knightley, Mark Ruffalo, Adam Levine, Hailee Steinfeld. Catherine Keener
durata: 104 min.


Anche un banale accessorio stereo, nella fattispecie un cavo audio sdoppiato (che consente a due persone di ascoltare in cuffia la stessa canzone) può tramutarsi nell'oggetto più romantico possibile se c'è chi riesce a imbastirci sopra una bellissima storia. John Carney, ex-batterista irlandese convertitosi ormai (definitivamente?) al cinema. ci aveva già deliziato qualche anno fa con Once, tenero melò a ritmo di chitarra girato per le strade di Dublino. Adesso invece vola in America, attraversando l'oceano per un altro film tutto cuore e buona musica: ma attenzione, in questo caso non è per niente un difetto, anzi... sfruttando appunto la simbologia di un doppio auricolare, che lega due persone alle stesse canzoni e agli stessi incroci sentimentali, Carney mette in scena un'altra ballata metropolitana sul potere persuasivo delle note, facendo nuovamente centro.

domenica 19 ottobre 2014

IL GIOVANE FAVOLOSO


(id.)
di Mario Martone (Italia, 2014)
con Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Valerio Binasco, Anna Mouglalis, Isabella Ragonese
durata: 137 min.


Dall'Italia rivoluzionaria dell'Ottocento a un artista che quell'Italia l'ha vissuta sulla propria pelle. E non un artista qualsiasi, ma il poeta (forse) più famoso e studiato del periodo, spauracchio di intere generazioni di studenti. Ammettiamolo: chi di noi a scuola ha davvero amato Giacomo Leopardi? Direi nessuno, anzi: lo abbiamo sempre considerato un grande poeta sfortunato ma difficile da analizzare e comprendere (nella migliore delle ipotesi), oppure uno sfigato storpio incazzato con il mondo (nella peggiore...). Ecco, se il film di Mario Martone ha un pregio (e ce l'ha eccome, anzi ne ha parecchi) è quello di mostrarci un Leopardi ben diverso dalla visione comune, scolastica, che la maggior parte di noi possiede: il Leopardi di Martone è un personaggio deformato nel fisico ma non nella testa. sempre lucidissimo, quasi cinico, certamente affascinante e grande affabulatore.

giovedì 16 ottobre 2014

500 POST INSIEME !

Ebbene sì, questo che state leggendo è il mio cinquecentesimo post: mi fa impressione solo pensarci, figuriamoci scriverne! In questi primi cinque anni Solaris ha cambiato più volte formato, grafica, impaginazione, struttura: neppure il sottoscritto sa come è stato possibile, considerato che le mie competenze informatiche sono pari a zero... ma non è questo ciò che conta: quello che più mi pare incredibile, e mi riempe di gioia, è che dopo cinque anni sono ancora qui a scrivere di cinema insieme a voi, e che sempre grazie a voi le visite e i lettori di questo piccolo blog hanno raggiunto numeri impressionanti (per me, s'intende, considerato lo scarso tempo che ho a disposizione per portarlo avanti).


martedì 14 ottobre 2014

LA TRATTATIVA


(id.)
di Sabina Guzzanti (Italia, 2014)
con Enzo Lombardo, Antonino Bruschetta, Sabino Civilleri, Michele Franco, Sabina Guzzanti
durata: 109 min.

Cominciamo con la domanda che tutti si pongono: se ne sentiva davvero il bisogno di un film del genere? Chi risponde 'no' può fermarsi qui con la lettura, legittimamente. Chi invece, come il sottoscritto, ritiene che film come questo siano comunque importanti (senza usare l'inflazionato aggettivo 'necessari', che dice tutto e niente) può invece proseguire, chiarendo un concetto: l'ultima pellicola di Sabina Guzzanti non dice assolutamente nulla di nuovo rispetto a quello che già sappiamo, ma la mia opinione è che faccia sempre bene ripetere certe cose, specialmente in un paese dalla memoria cortissima come il nostro, dove un tempo (anni '70 e giù di lì) film d'inchiesta come questo erano all'ordine del giorno e ora invece non li fa più nessuno, a stridente dimostrazione di come la coscienza civica degli italiani sia andata persa nel corso dei decenni (o di un 'ventennio' in particolare, chi vuole capire capisca...)

domenica 12 ottobre 2014

IO STO CON LA SPOSA


(id.)
di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry (Italia, 2014)
con Tasneem Fared, Abdallah Sallam, Mc Manar, Alaa Bjermi, Ahmed Abed, Mona Al Ghabr
durata: 89 min.


Tre registi, 2.600 finanziatori (reclutati attraverso il crowdfunding), centomila euro di budget, un quarto d'ora di applausi raccolti all'ultima Mostra di Venezia. Numeri importanti per un film importante e impensabile solo fino a quattro mesi fa, voluto tenacemente da tre coraggiosi documentaristi che hanno creduto fino in fondo alla loro lucida follia, quella di realizzare un'opera difficile, rischiosa (nel senso letterale del termine: i tre rischiano tuttora il carcere per favoreggiamento all'immigrazione clandestina) e dichiaratamente schierata contro l'Europa dei burocrati, della politica e dell'indifferenza verso chi sta peggio, nella fattispecie cinque profughi palestinesi e siriani che cercano la libertà nel modo più assurdo e geniale possibile...

giovedì 9 ottobre 2014

NUOVE DISTANZE CI RIAVVICINERANNO...


L'Autostrada del Sole compie cinquant'anni. Nell'ottobre del 1964 venne inaugurato l'ultimo tratto mancante, quello tra Chiusi e Orvieto, e l'Italia diventò improvvisamente più vicina: per percorrere i 750 chilometri che separavano Milano da Napoli si impiegavano circa otto ore. Prima servivano almeno due giorni di viaggio in un dedalo di strade statali e provinciali che comprendeva anche il Passo della Futa... Per realizzarla occorsero otto anni di lavoro, a una media di cento chilometri all'anno, e il costo fu inferiore a quanto si è speso finora per ammodernare la Salerno-Reggio Calabria, opera di cui non sappiamo se riusciremo mai a vedere la fine.

lunedì 6 ottobre 2014

ANIME NERE

(id.)
di Francesco Munzi (Italia, 2014)
con Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Anna Ferruzzo, Barbora Bobulova
durata: 103 min.


Non fidatevi di chi liquida Anime Nere come 'L'ennesima storia di mafia' o 'l'equivalente di una puntata di Gomorra...' Vuol dire che non hanno visto il film, o semplicemente non l'hanno capito. Certo, è ovvio, la 'ndrangheta è presente in ogni momento del film, ed è la vera protagonista del racconto: Anime Nere è la storia di tre fratelli calabresi che non riescono a staccarsi da essa, anche andandosene lontano dalla loro terra. Perlappunto. Più che un film di mafia, il film di Munzi è un cupo ritratto di una società degenerata, che ormai nemmeno cerca più di combattere il male perchè il male è parte integrante (e consistente) di essa. I tre fratelli protagonisti vivono come in un agghiacciante reality-show dal quale è impossibile uscire, un mondo inospitale e lugubre che li avvolge e li condiziona in ogni momento della loro vita.

sabato 4 ottobre 2014

SULL' INUTILITA' DI CERTO CINEMA (ITALIANO) E LE DIFFICOLTA' DEL FILM DI GENERE - UN RAGAZZO D'ORO / PEREZ. / I NOSTRI RAGAZZI

Un ragazzo d'oro
Carlo Verdone a Venezia non ha usato giri di parole: "La vera crisi del cinema italiano è che da noi si fanno troppi film: 400 pellicole all'anno, tra sala e televisione, sono un numero spropositato allo stato attuale delle cose...". Difficile dargli torto, aldilà della propria opinione personale e soggettiva sul comico romano. E' vero: quasi mai la quantità va di pari passo con la quantità, al cinema come nelle altre opere d'ingegno... il progresso e la maggiore fruibilità della tecnologia, ormai alla portata di tutti, hanno fatto sì che oggi sia relativamente facile pubblicare un e-book, incidere canzoni, dirigere un film. Il passaggio al digitale (al posto della costosissima pellicola) consente ormai a chiunque di cimentarsi della regia, tanto è vero che basta un banalissimo smartphone per girare un film completo, e di conseguenza illudersi di essere registi a tutti gli effetti.