venerdì 31 gennaio 2014

IL GIOCO DELLA "VERGUENZA", OVVERO I FILM PER CUI POTREBBERO REVOCARVI LO STATUS DI CINEFILO...

Ebbene sì, cari amici... qui si fa outing a tutto spiano!
Raccogliendo (non) senza indugio l'invito del 'cannibale' Marco Goi  (vedi qui il post 'ispiratore') anche Solaris ha deciso ufficialmente di sputtanarsi la già scarsa reputazione partecipando al giochino che impazza in tutta la blogsfera: elencare cioè i dieci-film-dieci che nessun cinefilo ammetterebbe mai di aver visto (pena l'incriminazione e la cura-Ludovico) ma che in realtà non potete fare a meno di guardare ogni volta che passano in tv. In fondo è anche questo un modo per far conoscere i propri gusti e la propria personalità, nonchè una bella occasione di goliardia...
Fatelo anche voi, dunque. La regola come al solito è una sola: massima sincerità!!

mercoledì 29 gennaio 2014

THE BUTLER


(id.)
di Lee Daniels (Usa, 2012)
con Forest Whitaker, Oprah Winfrey, David Oyelowo, Cuba Gooding jr., Robin Williams, James Marsden, Liev Schreiber, John Cusack, Alan Rickman
durata: 113 min.


Se un merito dobbiamo attribuire a Lee Daniels, il regista di The Butler, è certamente la sua pervicace determinazione nel denunciare al mondo le discriminazioni e le faticose lotte per i diritti civili intraprese nel corso della storia dai neri americani. Lo aveva già fatto nel 2009 con Precious (con cui aveva sfiorato l'oscar) e con il recente The Paperboy, conquistandosi la stima di tutto il mondo 'liberal' (critica compresa). Certo Daniels non è Spike Lee, e le sue opere sono molto meno aspre e politicizzate di quelle dell'illustre collega, però non nutriamo dubbi sull'eticità, l'impegno civile e l'onestà intellettuale di questo cineasta.

sabato 25 gennaio 2014

THE WOLF OF WALL STREET


(id.)
di Martin Scorsese (Usa, 2012)
con Leonardo Di Caprio, Jonah Hill, Margot Robbie, Rob Reiner, Jean Dujardin, Matthew Mc Counaughey
durata: 179 min.


Una giovane broker accetta di buon grado di radersi i capelli a zero davanti a tutti i colleghi d'ufficio, durante un festino 'pubblico' a base di sesso e droga. La ricompensa sarà un assegno a cinque zeri che le servirà per rifarsi le tette. E' la scena più estrema e crudelmente emblematica di The Wolf of Wall Street, in cui c'è tutta l'essenza della depravazione e della sottomissione al dio denaro che il bravo ragazzo Martin Scorsese, a 71 anni suonati, non si fa certo scrupolo di mostrare. Attenzione dunque a non prendere il film per quello che non è: The Wolf of Wall Street non è un film sulla finanza malata o sugli eccessi del capitalismo, così come Jordan Belfort non è la versione 'dopata' di Gordon Gekko...

mercoledì 22 gennaio 2014

NEBRASKA

(id.)
di Alexander Payne (Usa, 2012)
con Bruce Dern, Will Forte, June Squibb, Stacy Keach
durata: 110 min.


Ci sono film che scontano, purtroppo, il pregiudizio e lo snobismo di noi occidentali. Specialmente se sono americani e partecipano ai festival. Per questo ve lo diciamo a chiare lettere: non commettete questo errore e correte a vedere Nebraska perchè è uno dei film più belli di questa stagione. E' un film sulla vecchiaia e sulla dignità della terza età, sul delicato rapporto tra genitori e figli, nonchè uno sguardo efficace e disincantato su un'America che non conosciamo, quella rurale, conservatrice e retrograda degli stati desertici del Midwest, immensi e spopolati, che il regista Alexander Payne ci restituisce in uno splendido bianco e nero d'altri tempi, per niente 'fighetto' ma assolutamente necessario...

sabato 18 gennaio 2014

GUIDA RAGIONATA AGLI OSCAR 2014. SPERANDO DI CHIUDERE IN... BELLEZZA !

La Grande Bellezza
Non sarà una notte come le altre quella del prossimo 2 marzo: grazie a Paolo Sorrentino, infatti, avremo tutti un motivo in più per seguire l'86. edizione degli Academy Awards. Era dal 2006 (con La bestia nel cuore di Cristina Comencini) che una pellicola italiana non concorreva per l'oscar al miglior film straniero, mentre bisogna risalire addirittura al 1999 per ritrovare l'ultima vittoria tricolore (con La vita è bella, di Roberto Benigni). Siamo contenti, e non l'abbiamo mai nascosto. Abbiamo sempre sostenuto sin dal primo momento (a differenza di tanti pseudo-critici dell'ultima ora, sempre pronti a salire sul carro dei vincitori) che La Grande Bellezza è un film potente, coraggioso e incredibilmente affascinante, con momenti di assoluta poesia. E quindi tifiamo Sorrentino con convinzione, nella speranza di portare a casa una statuetta che ci manca da troppo tempo...

martedì 14 gennaio 2014

IL GRANDE MATCH

(Grudge Match)
di Peter Segal (Usa, 2013)
con Robert De Niro, Sylvester Stallone, Alan Arkin, Kim Basinger, Jon Bernthal, Kevin Hart
durata: 113 min.


Un film allo stesso tempo improponibile e divertente, esattamente come le due stagionate star che lo interpretano. Ovviamente è impossibile prenderlo sul serio perchè a nessun pugile al mondo viene data la possibilità di combattere fino a 70 anni suonati (ammesso che possa essere in grado di farlo), ma si sa che Hollywood è capace di tutto... perfino di rendere dignitosa un'idea strampalata come questa: un incontro di boxe atteso da trent'anni da due vecchie glorie, acerrimi rivali, ancora divisi dall'amore per la stessa donna. Sarebbe roba da trash puro se i due sparring partners non si chiamassero Sylvester Stallone e Bob De Niro, due che indubbiamente di guantoni se ne intendono!

lunedì 13 gennaio 2014

GOLDEN GLOBES, IL TRIONFO DI SORRENTINO


Nell'edizione forse più avara di colpi di scena della storia dei Golden Globes, l'unica vera sorpresa è stata per noi la più bella: Paolo Sorrentino trionfa e riporta in Italia la statuetta dopo quasi un quarto di secolo (l'ultimo a riuscirci fu Giuseppe Tornatore nel 1990 con Nuovo Cinema Paradiso). Una vittoria inaspettata ma meritata quella de La Grande Bellezza, oltretutto impreziosita dal fatto di aver battuto avversari temibilissimi come il solito La vita di Adele, l'iraniano Il passato, il danese Il sospetto e l'ultimo capolavoro di Hayao Miyazaki, Si alza il vento.  Questa vittoria fa il paio con quella ottenuta il mese scorso agli European Film Awards e proietta Sorrentino di gran carriera verso il premio più prestigioso... lui da buon partenopeo certamente avrà già fatto tutti gli scongiuri possibili, ma a questo punto un pensierino per l'oscar è lecito farlo: giovedì prossimo saranno annunciate le nominations e direi che ormai la candidatura è quasi scontata. E dopo, beh, l'appetito vien mangiando!

sabato 11 gennaio 2014

IL CAPITALE UMANO


(id.)
di Paolo Virzì (Italia, 2014)
con Fabrizio Gifuni, Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Matilde Gioli, Guglielmo Pinelli, Luigi Lo Cascio, Bebo Storti, Gigio Alberti
durata: 98 min.


Il capitale umano è il risultato di una formula matematica con cui le assicurazioni quantificano il valore economico di una persona defunta. Un algoritmo freddo, spietato come l'universo di mostri che Paolo Virzì racconta nel suo ultimo film che, lo diciamo subito, è di gran lunga il più bello della sua carriera. Siamo nell'opulenta e gelida Brianza, luogo-simbolo di un paese divorato dall'avidità e dalla crisi, ma è bene specificare che potremmo essere ovunque (perfino nel Connecticut, dove è ambientato il romanzo originale di Stephen Amidon, a cui è ispirato il film). Questo tanto per mettere a tacere le squallide speculazioni di bassa lega (scritto volutamente in minuscolo, chi vuol capire capisca) delle ultime ore... e chiudiamola qui.

venerdì 10 gennaio 2014

UNA STORIA ITALIANA. PURTROPPO.

Guardate bene questa foto: è il volantino che il circuito The Space (catena di multisale che ha in Mediaset, e quindi in Silvio Berlusconi, il proprio azionista di riferimento) ha esposto nell'ambito delle Giornate Professionali del Cinema di Sorrento. Ci sarebbe tanto da dire, ma volutamente evitiamo di dilungarci affinchè ognuno di voi possa farsi la propria idea... senza polemizzare e senza clamori.

Ci permettiamo soltanto di esternare la nostra amarezza di fronte a questa ennesima arroganza tutta italiana (altro che una storia italiana, slogan caro a Sua Emittenza) che, per l'ennesima volta, prende a pesci in faccia la cultura, la libertà d'informazione e anche l'intelligenza della gente.

giovedì 9 gennaio 2014

PECCATI INCONFESSABILI (i dieci film da vedere prima che si esauriscano i tuoi neuroni!!)

Ebbene sì! Accogliendo in pieno il simpatico invito della 'collega' blogger Director's Cult anche il sottoscritto non esita a mettersi a nudo (cinematograficamente parlando, s'intende!) compilando la sua personale lista dei 'cadaveri eccellenti', ovvero quei film che per motivi (o scuse) più o meno plausibili non è mai riuscito a vedere... ma che bisogna assolutamente recuperare pena vedersi revocata la patente di cinefilo! (si scherza, per chi non l'avesse capito). Dieci titoli, dieci lacune da colmare, dunque, prima della senilità.

p.s. ovviamente, se il giochino vi piace fatelo anche voi... pubblicate la vostra lista sul vostro blog. Basta che dite la verità, tutti abbiamo i nostri peccati inconfessabili!

domenica 5 gennaio 2014

AMERICAN HUSTLE

(id.)
di David O. Russell (Usa, 2013)
con Christian Bale, Bradley Cooper, Amy Adams, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner, Robert De Niro
durata: 140 min.


Questa è Hollywood, bellezza.
Potremmo stare qui ore a discutere se un film 'commerciale' come questo possa essere considerato d'autore o meno, oppure sulla (presunta) inconsistenza dei contenuti, o ancora sulla cosiddetta regìa invisibile di David O. Russell, uno che è passato alla storia per aver menato sul set George Clooney ma che proprio da allora (il film era Three Kings) non ha più sbagliato un colpo. Insomma, se vogliamo essere cinefili imborghesiti e snob possiamo anche far finta di storcere il naso e dire peste e corna di American Hustle, eppure un attimo dopo la nostra coscienza di spettatori (e non di critici) ci riporta alla realtà, ovvero che è oggettivamente impossibile non divertirsi e non apprezzare questo grandioso e opulento filmone di genere, appassionato omaggio all'epoca d'oro del cinema hollywoodiano, quei favolosi seventies in cui, giusto per ricordarlo, videro la luce titoli altrettanto 'commerciali' come Il Padrino I e II, La stangata, Il braccio violento della legge, L'esorcista, Tutti gli uomini del presidente... tanto per citarne solo alcuni.

giovedì 2 gennaio 2014

CAPITAN HARLOCK

(Harlock: Space Pirate)
di Shinji Aramaki (Giappone, 2013)
durata 115 min.


Avviso per i naviganti: se siete nati negli anni '70 o giù di lì, e quindi siete cresciuti con i cartoni del pirata più famoso dell'universo, allora avvicinatevi con circospezione a questo film... cercate di farlo con la mente più sgombra possibile e senza pregiudizi, altrimenti difficilmente vi piacerà. Con questo non voglio dire che il nuovo Capitan Harlock debba piacervi per forza, ma è chiaro che la vostra opinione risulterebbe condizionata dal confronto con una delle serie più amate della vostra infanzia. Confronto che, lo diciamo subito, non è giusto e non deve esserci, perchè questo Harlock è figlio dei nostri tempi e in questo contesto va giudicato. Non commettete dunque l'errore del sottoscritto, che alla proiezione ufficiale alla Mostra di Venezia si era sentito 'tradito' da un anime che tutto sommato incarna bene lo spirito del personaggio, ma ne restituisce un'immagine profondamente diversa...