sabato 27 luglio 2013

TIRANDO LE SOMME... STAGIONE 2012-2013

Alla ricerca di Nemo
Il film più visto della stagione è un cartone animato di dieci anni fa: basterebbe solo questo per fotografare la stagione cinematografica appena conclusasi, ennesimo indice dell'impoverimento economico, sociale e culturale di una nazione sempre più rassegnata e ripiegata su se stessa. Ma tant'è: dunque, Alla ricerca di Nemo è il titolo campione d'incassi di quest'anno: 21 milioni di euro raggrenellati soprattutto grazie al pubblico di bambini e famiglie, nonchè all'aumento del prezzo del biglietto dovuto alla riedizione in 3D. Una cifra senz'altro ragguardevole ma molto più bassa rispetto agli standard degli ultimi anni. Al secondo posto, staccato di un'incollatura, troviamo Madagascar 3: ricercati in Europa, mentre a completare il podio c'è l'ultimo capitolo della saga di Twilight, Breaking down part 2. Poi un altro film d'animazione (L'era glaciale 4) che stacca di poco Lo Hobbit e Iron Man 3.


Twilight: breaking down part 2
Dunque, tre cartoni animati nei primi quattro posti della classifica. E poi filmoni commerciali, fracassoni e iper-spettacolari, che rientrano ormai nella definizione di popcorn-movies, ovvero titoli da multisala da gustarsi preferibilmente con bibita in mano e mascelle sempre in movimento... inutile fare gli schizzinosi: in tempi di crisi la gente riduce i consumi e taglia per primi i soldi destinati allo svago. Si salvano non a caso solo i titoli per ragazzi (che portano al cinema anche i genitori) e tutte quelle pellicole di grana grossa ma di grande impatto visivo che riescono, appunto, a portare nei multiplex quel pubblico-medio cinematograficamente meno smaliziato e di 'bocca buona' che desidera ogni tanto concedersi un paio d'ore di puro intrattenimento. Bisogna accontentarsi.

Ad uscire ancora una volta con le ossa rotte, manco a dirlo, è la programmazione di qualità: vuoi per il numero sempre più esiguo di appassionati di cinema d'essai, vuoi soprattutto per la continua emorragia delle piccole sale di quartiere che non riescono ormai più a reggere il peso dei colossi delle periferie. Che offrono certamente un'offerta scadente, un cinema di puro consumo, spesso e volentieri un pubblico di gente inesperta e maleducata, ma che possono controbattere con mezzi e tecnologie infinitamente superiori (parcheggi gratuiti, biglietto acquistabile via internet, impianti audio e video di ottimo livello, possibilità per gli spettatori di 'svagarsi' per l'intera giornata - di solito queste strutture sono dentro enormi centri commerciali dove c'è davvero di tutto - e il cinema diventa 'solo' uno dei tanti strumenti di divertimento e nulla più).
Il cavaliere oscuro - il ritorno
Non c'è da stupirsi quindi se il primo film 'di qualità' presente in classifica è Il Cavaliere Oscuro (solo settimo con 14 milioni di incasso), mentre per trovare il primo vero film d'essai bisogna scendere addirittura al 67. posto (Anna Karenina). Ma non vanno meglio neppure i cosiddetti film commerciali 'di spessore artistico': il trionfatore agli Oscar, Argo, è appena in 43. posizione (con quattro milioni scarsi d'incasso). Poco meglio hanno fatto Vita di Pi (20.), Il Grande Gatsby (23.), Lincoln (28.), Il lato positivo (33.). Solo Tarantino riesce a difendersi (il suo Django Unchained è al 12. posto e sfiora i dodici milioni di euro), ma solo grazie al gran numero di fans duri e puri dell'unico regista 'cult' presente oggi sulla scena mondiale.
Il principe abusivo

Grande sconfitto, purtroppo, è il cinema italiano. Le cifre sono impietose: il primo film  tricolore è Il principe abusivo (all'ottavo posto con oltre 14 milioni di incasso), unico film nei primi dieci. Si difendono Tornatore (16. con La migliore offerta) e Sorrentino (29. con La Grande Bellezza, ma il film è ancora in programmazione). Sembra passato un secolo dalla stagione 2010/2011 (cioè solo due anni fa!) dove riuscivamo a piazzare quattro film nei primi quattro posti (Che bella giornata, Benvenuti al Sud, La banda dei Babbi Natale, Natale in Sudafrica, per complessivi 110 milioni di incasso!) ma c'è davvero poco da fare contro lo strapotere del cinema americano, che piazza sette film nei primi sette posti e lascia le briciole a tutti gli altri. Cinematografie europee comprese: assistiamo infatti con preoccupazione alla pressochè scomparsa del cinema francese (il primo titolo è Asterix e Obelix, addirittura al 94. posto!) e alla sparuta presenza di pellicole di altre nazioni: la Gran Bretagna ha soltanto tre titoli nei primi cento (!) e solo uno (Skyfall di Sam Mendes) nei primi dieci, mentre non si registra nessun'altra presenza di film asiatici e (a parte Vita di Pi) e di altri continenti.

E' utopia sperare in un'inversione di tendenza? Direi proprio di sì, non fosse altro che per gli ultimi provvedimenti governativi che, al solito, tagliano senza pietà i fondi per la cultura (vedi, notizia degli ultimi giorni, la cancellazione del tax-credit, cioè del credito d'imposta, di cui il 'decreto del fare' non ha previsto il rifinanziamento). Chi scrive non è esattamente ottimista per natura, ma sensazione di essere all'anno-zero del cinema italiano è molto, molto radicata...

I PRIMI VENTI INCASSI DELLA STAGIONE 2012-2013

1.  Alla ricerca di Nemo                           USA           21.885.540 euro
2.  Madagascar 3: ricercati in Europa         USA           21.756.570
3.  Twilight: Breaking Down part 2            USA           18.621.630
4.  L'Era Glaciale 4                                  USA           16.508.059
5.  Lo Hobbit, un viaggio inaspettato         USA           16.350.156
6.  Iron Man 3                                         USA          16.0400249
7.  Il cavaliere oscuro - il ritorno                USA           14.598.944
8.  Il principe abusivo                               ITA            14.209.434
9.  Fast & Furious 6                           USA           12.839.787
10. Skyfall                                               GBR          12.723.147
11. Una notte da leoni 3                            USA          12.519.994
12. Django Unchained                                USA          11.929.898
13. I Croods                                             USA          11.493.141
14. Ted                                                    USA         11.001.199
15. Colpi di Fulmine                                   ITA          10.000.432
16. La migliore offerta                                ITA           8.768.673
17. I due soliti idioti                                  ITA            8.720.914
18. Tutto tutto niente niente                       ITA           8.450.298
19. Benvenuto Presidente                            ITA           8.373.172
20. Vita di Pi                                             CIN           8.272.367 

(dati presi da MyMovies.it aggiornati al 22.07.2013)

12 commenti:

  1. Hai fotografato una realtà complessissima. Su tutto incide ovviamente il prezzo del biglietto, l'inflazione, il 3D eccetera eccetera. Incide, poi, la scarsa cultura cinematografica italiana (nulla a che vedere con quella francese o statunitense). Però ci sono tante cose che non mi spiego. Ad esempio, gli UCI Cinemas sono presi d'assalto. Io li evito come la peste. Li evito perché sono il McDonald della distribuzione cinematografica, con la differenza, però, che non fanno prezzi da McDonald: venti euro per un film non in 3D è davvero troppo, visto e considerato che sei costretto a vedere 30 minuti di pubblicità (snervanti) - pubblicità che dovrebbero contribuire ad abbassare il prezzo del biglietto - e visto e considerato che qualsiasi cosa guardi o tocchi negli UCI - dall'acqua alle patatine - ti costa un occhio della testa. Sono affezionata alle salette di provincia ammodernate, francamente, in cui, a giorni alterni, ti viene permesso di pagare pochi spiccioli per un film. Non capisco davvero la logica economica di tutto ciò. Una sala piena (PIENA!) per un vergognoso World War Z in un UCI ci dovrebbe far riflettere.
    Sui pochi incassi dei film d'essai in Italia non mi meraviglio. È una cosa sempre avvenuta. Pure Roma Città Aperta fu un film che girò in due o tre sale in tutta la penisola, fischiato, ma acclamato all'estero.

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    1. Sulla scarsa cultura cinematografica del popolo italiano hai perfettamente ragione, sfondi una porta aperta... purtroppo è in linea col decadimento culturale in genere del nostro paese, accentuatosi in maniera esponenziale nell'ultimo ventennio (e qui mi fermo, non mi va di entrare in discorsi politici). Però purtroppo è un dato di fatto: se in Francia pellicole come 'Una separazione' e 'Fill the void' incassano milioni di euro ai botteghini e da noi solo poche migliaia, non c'è distribuzione o altra scusa che tenga: il problema è essenzialmente culturale. Punto e basta.
      E questo spiega anche... quello che tu non ti spieghi :-) ovvero la gente che prende d'assalto le multisale. La risposta è semplice, e l'ho accennata nel post: in queste strutture non ci si va 'solo' per andare al cinema, ma per andare ANCHE al cinema: sono di solito mega-strutture dentro mega-centri commerciali dove l'italiano-medio passa le giornate e, già che c'è, va a vedere il primo film chi gli capita... di solito blockbuster di puro intrattenimento che sono, appunto, il prodotto preferenziale dei multiplex. Che però oltre a questo offrono anche facilità di parcheggio e indubbio comfort, non c'è niente da fare.
      Le piccole sale d'essai raccolgono invece esclusivamente (per fortuna, potremmo dire) un pubblico di soli appassionati che però, dati alla mano, è purtroppo sempre più scarso. Se poi aggiungiamo il fatto che dal prossimo anno (pare) i film dovremo vederli obbligatoriamente SOLO in digitale, i costi di riconversione incideranno pesantemente sui bilanci di queste sale. E molte saranno costrette a chiudere i battenti a favore del cinema di puro consumo dei multiplex e, ancora una volta, a scapito della qualità.
      No, decisamente il futuro non si prospetta roseo...

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    2. Sì, capisco che il cinema in un centro commerciale venga considerato spesso solo come il successivo "negozio" da esplorare, quello che non mi spiego è come si fa ad aggiungere ulteriori 20 o 30 o 40 (se si è padri di famiglia) euro ad una giornata di altre spese. Insomma, si tratta di una crisi economica piuttosto complessa e dalle migliaia di sfaccettature. Poi, per fortuna, negli UCI trovi di tutto, dal film sconosciuto al blockbuster. Quello che non va bene sono i prezzi esorbitanti di biglietti che, appartenendo ad una grande catena supportata da milioni di pubblicità, non dovrebbero essere così alti. Francamente, ci sono sale di provincia già digitalizzate, fornite di più sale e con tanto di applicazioni su apple store o android per comprare i biglietti da casa che fanno prezzi più economici. Infine, c'è da aggiungere che in Italia c'è moltissima pirateria e gran uso del file sharing, quindi credo che i dati dei botteghini siano da rivedere in funzione di questo...

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    3. Sì, è davvero irritante pagare 10 euro per vedere un film e poi sorbirsi mezz'ora di pubblicità. Francamente non capisco nemmeno io certe logiche: va bene far pagare a peso d'oro bibite e popcorn (non sei obbligato a prenderli) però effettivamente il prezzo del biglietto è troppo alto. Specie se pensiamo che il cinema è rimasto ormai l'unica forma di intrattenimento culturale ancora (relativamente) alla portata di tutti: i prezzi degli spettacoli teatrali, concerti, mostre, musei sono ormai davvero insostenibili per la maggior parte delle persone... il cinema ancora si salva, ma come dici te anche andare a vedere un film per una famiglia di tre persone comincia a diventare un salasso.
      Sulla pirateria, poi, potremmo scrivere paginate intere... una cosa è certa: con l'acuirsi della crisi aumentano anche i download illegali, è fisiologico. Gli appassionati che non possono permettersi di andare spesso al cinema si arrangiano come possono. Non faccio commenti, è un dato di fatto. Poi ci sarebbe (da non sottovalutare) anche un problema culturale e di insegnamento alla visione dei film in sala, ma qui davvero il discorso si farebbe troppo lungo...

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  2. il cavaliere oscuro il ritorno è un film di qualità?
    non me ne ero accorto ahah :)

    la sconfitta del cinema italiano per me è un bene, visto il suo infimo livello...

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    1. Sì, secondo me lo è. Resto profondamente convinto dell'idea che ANCHE un film commerciale può essere di qualità, e questo di Nolan innegabilmente lo è.
      Sul cinema italiano, il tuo mi sembra un giudizio troppo 'tranchant': a mio avviso è il pubblico ad essere di basso livello (mi ricollego alla risposta di cui sopra) e i film ne sono la logica conseguenza. Però abbiamo Sorrentino, Garrone, Tornatore, Martone e i 'grandi vecchi' come Olmi, Bertolucci, Moretti... non tutto è da buttare, anzi! Vietato piangersi addosso!

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  3. Grandissima analisi Kelvin, ci sarebbe da dire tanto...
    Il primo posto di Nemo è assurdo, non riesco a crederci, un film di 10 anni fa.
    Non capisco Veronica a cosa fa riferimento quando parla di 20 euro per un film non in 3d, io più di 8,50 non ho mai sentito.
    Il cinema italiano è di grande livello,magari non quello largamente distribuito ma quello da ricercare.
    Strano il flop della Francia, altro grande cinema.
    Comunque son troppe le considerazioni da fare, mannaggia a te.

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    1. Beh, sì... ci sarebbe tanto da dire. Un altro argomento che ci suggerisce questa analisi è il definitivo crollo dei 'cinepanettoni': nessuno dei primi dieci film in classifica è uscito a ridosso di Natale, un risultato clamoroso per il box office italiano, segno che la crisi sta davvero stravolgendo ogni consuetudine...
      Concordo con forza con te sul cinema italiano, che a livello qualitativo non è inferiore a nessuno. Sul fatto, poi, che siamo bravissimi a farci del male da soli e che non sappiamo vendere i nostri prodotti è un altro discorso. Ma le qualità non ci mancano davvero.

      p.s. credo che Veronica si riferisse alla spesa per due persone: dieci euro a testa in un multiplex è possibile: non frequento molto le multisale ma non mi stupirebbe. Comunque Veronica, se passi di qui puoi ragguagliarci...

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    2. L'unica spiegazione è quella.
      E comunque 10 euro per un film non in 3d non li ho mai visti da me, ed ho 2 UCI vicino.
      Questo non cambia il discorso, il cinema costa troppo.
      Ma io risparmio qua e là e ci vado lo stesso cercando tutte le promozioni possibili.
      Ho visto che hai recensito la banda del brasiliano.
      Ne parlai circa 2 anni fa da me, i ragazzi della troupe lo vennero a presentare vicino dove stavo io, Castiglion del lago.
      Ne ho un buon ricordo.

      Il cinema italiano è di gran qualità.
      Va ricercato.

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    3. Ho recensito 'La banda del brasiliano' innanzitutto in omaggio al grande Carlo Monni, scomparso qualche settimana fa. E poi perchè è anche un buonissimo film, girato con pochi mezzi ma con tanto impegno e cuore. Se non sbaglio è costato appena qualche migliaio di euro (è stato girato nei dintorni di Prato, dove lavoro io) ma è una validissima pellicola di genere, ispirata dichiaratamente ai 'poliziotteschi' degli anni '70. Mi è piaciuta molto.

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  4. Sì mi riferivo a venti euro per due persone :).

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