mercoledì 26 settembre 2012

LA SCELTA GIUSTA

E' ufficiale: Cesare deve morire, il film di Paolo e Vittorio Taviani, vincitore dell'Orso d'oro a Berlino e di cinque David di Donatello, sarà il candidato italiano per l'Oscar 2012. La scelta non era facile, vista (per fortuna!) l'ultima felicissima stagione del nostro cinema, che annoverava concorrenti numerosi e di tutto rispetto: i Taviani l'hanno infatti spuntata, tra gli altri, su Reality di Garrone, Bella addormentata di Bellocchio, Diaz di Daniele Vicari. C'era davvero l'imbarazzo della scelta.

Scelta sofferta, dunque, ma a mio avviso ottima. Almeno sulla carta. Perchè Cesare deve morire è un film che ha tutte le carte in regola per piacere all'estero: perchè racconta una storia universale e quindi fruibile a tutti, perchè unisce cinema popolare e alta letteratura, perchè è un film emozionante, autoriale, elegante, raffinato ma non snob. Perchè è diretto da due autori già conosciuti al mondo e già molto premiati in passato. Perchè, soprattutto, ha già conquistato un palmarès internazionale e questo ha innegabilmente un peso.

Con questo non voglio dire che gli altri candidati non fossero meritevoli. Però Cesare deve morire era, a mio modestissimo parere, il film più adatto per competere per la statuetta. Era il nostro titolo più 'internazionale', il più vendibile, e la commissione ci ha visto giusto. Una volta tanto. Certo, a me sarebbe piaciuto vedere in gara Bella addormentata (il titolo italiano più bello dell'anno, almeno finora) ma abbiamo visto a Venezia che tratta un tema difficilmente 'esportabile'. Esattamente come Diaz, vicenda tristissima e sciaguratamente troppo 'italiana' per far breccia oltreoceano. Mentre Reality sconta probabilmente il fatto di non essere ancora uscito e di non aver acuto un riscontro di pubblico e gradimento

Auguri quindi ai Taviani. Come loro stessi hanno commentato, la strada sarà lunga e difficile. E sicuramente già in salita ancor prima di cominciare: il favorito d'obbligo, infatti, già esiste ed ha un nome e un cognome ben preciso, nella persona di Michael Haneke e del suo Amour, trionfatore a Cannes e in procinto di arrivare nelle nostre sale. Sarà difficile strappargli il premio, ma non è la prima volta che agli Oscar si entra papa e si esce cardinale... auguri, dunque, ai due 'toscanacci' ottuagenari che stanno rivivendo una stagione di grande spolvero: siamo con voi! 

5 commenti:

  1. Siamo con voi...pieni d'orgoglio e vanto per un piccolo gioiellino, e qui possiamo finalmente dirlo, "made in Italy". ;-) Forza Taviani!!!

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  2. Forza Taviani, ovviamente!Ma io, a Diaz, una occasione del genere l'avrei data.

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  3. @newmoon: anche io... ma come ho scritto sopra, credo che il film dei Taviani fosse il titolo più 'internazionale' tra quelli in lizza. Questo non vuol dire che 'Diaz' o 'Bella addrmentata' fossero da meno, ma sono film indubbiamente molto meno spendibili sulmercato estero. Lo so, sembra brutto fare un ragionamento puramente commerciale, ma tanto l'Oscar quello è, c'è poco da fare. E allora tanto vale adeguarsi. E comunque 'Cesare deve morire' è un gran bel biglietto da visita.

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  4. Anch'io sono felice, però lo sai che il mio cuore batte "apprescindere" per Garrone!! :-D

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