sabato 18 febbraio 2012

DUE FRATELLI


Confesso che quando ho sentito la notizia (due ore fa, al telegiornale) mi sono sentito felice come un bambino. E ho sorriso di gioia per Paolo e Vittorio Taviani, 164 anni in due, cineasti di lungo corso che, a dispetto di chi li riteneva da ospizio, hanno trionfato alla Berlinale. Dopo oltre vent'anni di astinenza dall'ultima vittoria italiana e a quasi trenta dall'ultimo loro premio importante, il David di Donatello ricevuto per La notte di San Lorenzo (1983).

'Cesare deve morire'
Toscani burberi e orgoglosi come il sottoscritto (concedetemelo), i Taviani hanno scritto pagine importanti del nostro cinema: da Padre padrone (Palma d'oro a Cannes nel 1977), a San Michele aveva un gallo, al già citato La notte di San Lorenzo, a La masseria delle allodole. Film importanti, difficili, girati quasi sempre in economia e quasi mai attenti all'aspetto commerciale. Forse anche per questo la critica li ha spesso invisi, se non maltrattati a volte in maniera quasi ignobile, specialmente negli ultimi anni, insinuandone la senilità e la loro presunta incapacità di adattarsi al cinema 'moderno'.

E invece il loro ultimo film, Cesare deve morire, ha messo tutti d'accordo a Berlino, riscuotendo una commossa standing-ovation e un applauso durato dieci minuti... film girato tutto negli interni del carcere di Rebibbia, con protagonisti i detenuti stessi che cercano di allestire una riduzione teatrale del Giulio Cesare di Shakhespeare. Di più non sappiamo, il film non lo abbiamo visto e ci auguriamo che esca presto nelle sale. Ma tantlo basta per togliermi il cappello di fronte a questi due 'toscanacci' duri e puri che esportano nel mondo l'Italia migliore.

'Cesare deve morire'
Vi lascio con un pezzettino di un film che ho visto durante la mia infanzia, e che ho amato profondamente. Si chiama Good Morning Babilonia, e forse non sarà il film più bello dei Taviani, ma è un film che omaggia amorevolmente la mia terra, ed è stato girato con dedizione ed orgoglio. Non lo rivedo da tanto tempo, ma penso che stavolta, davvero, è venuto il momento di rispolverare il dvd...




 

2 commenti:

  1. Oh...sono felice! :)
    Un abbraccio Kelvin! ;)
    (ro)

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  2. Anche io sono stata molto contenta, come sempre quando il cinema italiano vince e convince (vedi anche il premio del pubblico per "Diaz, non pulite questo sangue" che da noi uscirà in 3 copie, forse...). Visto Cabret, recensito, piaciuto assai, se hai voglia passa a leggere (e commentare ovviamente)

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